1. Quali vantaggi aggiuntivi offre il video interattivo?

Come già accennato nelle unità precedenti, l'uso di video - statici o dinamici - a supporto del processo di apprendimento, è ampiamente consolidato tra le istituzioni educative. Il video può essere utilizzato come ausilio didattico:

  • Ricostruisce esperienze reali consentendo di osservare processi dinamici che altrimenti non potrebbero essere osservati nella reale (perché difficilmente riproducibili o pericolosi, costosi, ecc.) combinando anche diversi sistemi simbolici come grafica, testo, narrazione in contenuti multimediali coerenti.

Allo stesso tempo, se usati correttamente, i video permettono agli insegnanti e agli istruttori di:

  • aumentare l'attenzione, migliorando la loro motivazione all'apprendimento e aiutandoli a orientarsi;
  • stimolare la discussione;
  • incoraggiare a riflettere su ciò che stanno imparando, ad esempio analizzando la propria pratica professionale;


Che cos'è un video interattivo e quali vantaggi aggiuntivi offre il video interattivo?

Un video interattivo può essere definito come un video non lineare, che offre sia funzioni di controllo e navigazione video convenzionali (ad esempio, play, pausa, stop, riavvolgimento/avanzamento rapido) sia funzioni più complesse (ad esempio, indici o sommari). I video interattivi sono arricchiti da collegamenti ipertestuali a materiale aggiuntivo (documenti, grafici, pagine Web, file audio, ecc.) mediante specifici "marcatori".

I video interattivi, oltre alle funzionalità convenzionali, offrono attività di macro-livello che consentono agli utenti, ad esempio, di suddividere il video in capitoli e creare riassunti, scomponendo le informazioni in unità più piccole e facilitando l'apprendimento. 

Esempio BC Safe (British Columbia, CA) LINK (aperta la pagina, clicca tasto destro e seleziona traduci in italiano)

Un secondo elemento importante è la presenza di collegamenti ipertestuali o punti interattivi, cioè "marcatori" su cui gli utenti possono cliccare per accedere a materiali aggiuntivi (documenti, grafici, link, audio, ecc.). 

Per lo sviluppo delle conoscenze professionali, i video interattivi sono particolarmente utili per:

  • mostrare in modo specifico come eseguire una determinata procedura;
  • superare il livello di astrazione della "parola sola";
  • mostrare diversi punti di vista o diverse rappresentazioni dello stesso oggetto o procedura;
  • rappresentare concetti complessi.

2. Integrazione di video interattivi in uno scenario didattico

Le tre fasi della produzione di un video interattivo sono le seguenti:  (1) preparazione e selezione del video grezzo, (2) creazione del video interattivo e (3) suo utilizzo a fini didattici.

2.1 Fase preparatoria: individuazione e preparazione del video grezzo

Per creare un video interattivo, è necessario innanzitutto avere un video da cui partire. L'insegnante può utilizzare un video esistente, ad esempio preso dagli archivi delle trasmissioni, oppure può creare il proprio video da zero.

Se l'idea è quella di utilizzare un video già esistente, è importante dedicare una certa quantità di tempo alla selezione del video. I motori di ricerca degli archivi radiotelevisivi, i siti web specializzati o i siti di aggregazione video (ad esempio, YouTube, Vimeo, ecc.) possono facilitare questo compito. Tuttavia, è importante accertarsi che i video in questione siano o meno soggetti a copyright;

Tuttavia, se l'idea è quella di produrre un video da zero, ci sono due possibilità:

  1. Creare uno storyboard per riprodurre una situazione specifica: in questo caso, il video rappresenta una ricostruzione o una simulazione della realtà. La pianificazione dello storyboard è estremamente importante per tenere conto di tutti gli elementi che si vogliono mostrare;
  2. Filmare una situazione reale per mantenere e trasmettere l'autenticità.

Le modifiche da apportare nella fase di editing video possono variare a seconda dei risultati di apprendimento e di altri requisiti. In alcuni casi, sono necessarie solo piccole modifiche (ad esempio, tagliare una scena), ma in altri casi potrebbe essere necessario apportare modifiche più significative, come la giunzione e la combinazione di varie sequenze video o la creazione di filmati completi.

È molto importante limitare la durata del video; una durata media di 3-5 minuti va bene. In ogni caso, la durata del video non dovrebbe superare i 6 minuti, per evitare di sovraccaricare le risorse cognitive degli studenti.

Pianificate attentamente le tracce audio del vostro video. In questo caso, l'obiettivo è utilizzare l'audio in linea con lo scopo del video interattivo, scegliendo lo scenario più inclusivo.

2.2 Fase di produzione: rendere il video interattivo

Suddividere i video in capitoli

È una buona idea suddividere i contenuti video in diverse parti (capitoli), per facilitare la comprensione della narrazione e dare agli studenti il tempo necessario per ottenere una chiara visione d'insieme. Per la creazione dei capitoli, suggeriamo quanto segue:

  • Scegliere titoli significativi, immediatamente comprensibili, che permettano ai discenti di farsi rapidamente un'idea degli argomenti che verranno trattati nel capitolo;
  • Mantenere la coerenza semantica, creando titoli evocativi e semanticamente coerenti, che permettano agli utenti di collocarsi all'interno del video e di comprenderne la struttura interna;
  • Inserire un numero adeguato, ma non eccessivo, di capitoli, per facilitare la navigazione ed evitare il sovraccarico di informazioni.

Inserimento di punti interattivi e altri tipi di interazione

I punti interattivi appaiono sopra le immagini del video; facendo clic sul punto si interrompe il video e si accede a informazioni aggiuntive sull'argomento. Per la creazione di un punto interattivo è necessario considerare le seguenti fasi:

  • La sua funzione rispetto al contenuto del video e ai risultati di apprendimento da raggiungere;
  • La sua natura: infatti, un punto attivo può fornire informazioni aggiuntive, ma può anche essere utilizzato per assegnare un compito o avviare un quiz per valutare i propri progressi di apprendimento;
  • la sua posizione spaziale e temporale. La sua posizione spaziale può essere utilizzata per focalizzare l'attenzione del discente su un dettaglio dell'inquadratura particolarmente rilevante per il contenuto trattato. La posizione temporale (durata) determina per quanto tempo il punto interattivo rimarrà visibile e cliccabile sullo schermo;
  • Materiale aggiuntivo. Per evitare un sovraccarico cognitivo, è importante selezionare con cura il materiale da collegare a ciascun punto attivo;
  • Creare opportunità di riflessione. I punti interattivi possono essere utilizzati anche per facilitare e stimolare queste attività.

In generale, quando si aggiungono punti interattivi, è importante:

  • Limitare la quantità di punti interattivi per evitare il rischio di sovraccarico cognitivo e il conseguente disorientamento;
  • esercitare una certa moderazione nell'inserimento di materiale aggiuntivo. Cioè inserire solo la quantità di materiale aggiuntivo strettamente necessaria per raggiungere i risultati di apprendimento;
  • Facilitare la riflessione e l'analisi;
  • Scegliere con cura il momento giusto per inserire un nuovo punto attivo, privilegiando i momenti in cui gli allievi non devono prestare molta attenzione ad altro materiale video o audio;
  • Inserire punti interattivi che facciano riferimento a elementi specifici che siano immediatamente evidenti agli utenti;
  • prevedere un intervallo di tempo e di spazio sufficiente tra un punto attivo e l'altro;

Ai punti interattivi si possono associare i seguenti tipi di contenuti: testo e documenti, collegamenti ipertestuali, grafica.


2.3. Fase di utilizzo: il video interattivo diventa materiale didattico

esistono principalmente due tipi di strategie didattiche: quelle più centrate sull'insegnante, in cui l'insegnante fornisce il massimo supporto (supplantive) e quelle più centrate sullo studente (generative). 

  • Nel primo caso, gli insegnanti mantengono un livello di controllo piuttosto elevato sulla lezione e sulla classe. Si tratta quindi di uno stile più direttivo ed è normale che l'insegnante utilizzi i video interattivi come ausilio didattico per le sue lezioni.
  • Nel secondo caso, gli studenti svolgono un ruolo più attivo nella produzione di conoscenza e l'insegnante ha un ruolo meno attivo, esercitando un livello di controllo e di scaffolding più limitato.

 
3. Toolbox

Se volete saperne di più sul Video Editing e sulle diverse aree dei Contenuti Forestali in cui può essere utilizzato, cliccate sul link. La cassetta degli attrezzi didattici multilingue di Salto contiene molte voci utili del Progetto FOREE per rendere più efficace l'apprendimento misto nel settore forestale.

https://educationaltoolsportal.eu/en/tools/video-editing-foree-project

4. Strumenti utili per il montaggio video

Per i più "digitali" si riportano alcuni esempi di strumenti di video editing:

- Camtasia => https://www.techsmith.com/video-editor.html
- Lightworks => https://lwks.com/
- Filmora => https://filmora.wondershare.net/

Ultime modifiche: martedì, 2 aprile 2024, 19:41